Eco-bonus e detrazioni fiscali, cosa sono e come funzionano

Ecobonus 2018, di cosa si tratta?

Con Ecobonus si indica un’agevolazione fiscale prevista per coloro che sostengono spese finalizzate alla riqualificazione energetica nella propria casa, sugli edifici condominiali, sui negozi o sui capannoni. Tale agevolazione è effettuata concretamente dallo Stato, sui lavori ritenuti idonei, tramite una detrazione dell’IRPEF se persona fisica privata, o dall’IRES se impresa o società.

Prima di vedere nel dettaglio le spese massime e le relative detrazioni, è bene comprendere cosa si intenda esattamente con interventi di riqualificazione energetica. In questa categoria sono inclusi tutti quegli interventi volti alla riduzione dello spreco e del fabbisogno energetico nonché gli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli impianti. Quindi, ad esempio, interventi che riducono il fabbisogno energetico del riscaldamento, pavimentazioni, infissi e finestre che evitano la dispersione del calore, installazioni di pannelli solari, eccetera.

Con la nuova Legge di Stabilità del 2018 il Governo ha riconfermato il bonus per la riqualificazione energetica, introducendo altresì delle modifiche al fine di ampliare la cerchia dei soggetti beneficiari e degli interventi agevolabili.

Per quanto riguarda il tetto di spesa massima, a prescindere dalla categoria catastale dell’immobile oggetto di lavori, si segnalano le seguenti cifre:

  • 100’000€ per interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti;
  • 60’000€ per interventi volti all’involucro degli edifici esistenti, ivi intendendo interventi su pareti, finestre, infissi, eccetera;
  • 60’000€ per l’installazione di pannelli solari;
  • 30’000€ per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Per quanto riguarda le detrazioni, fanno fede alle seguenti percentuali:

  • Detrazione del 50% per le spese sostenute per la sostituzioni di infissi e schermature;
  • Detrazione del 65% per l’installazione di una caldaia a condensazione di classe A con contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
  • Detrazione del 50% per la sola installazione di una caldaia di classe A;
  • Nessuna detrazione è prevista per l’installazione di una caldaia di classe B

Per quanto riguarda i beneficiari delle detrazioni, queste spettano a tutti i contribuenti ivi comprese: le persone fisiche titolari di un diritto reale sull’immobile includendovi anche condomini limitatamente alle parti comuni dell’edificio e gli inquilini aventi l’immobile in comodato d’suo, i titolari di partita IVA, società di persone e società di capitali, associazioni tra professionisti, enti pubblici e privati non esercitanti attività commerciale. A questo si aggiunge il fatto che il bonus IRPEF, attenzione, solo il bonus IRPEF e non ahce IRES, può essere fruito anche dai familiari, coniugi o conviventi del soggetto che detiene l’immobile in oggetto.

Vediamo ora come funziona concretamente la detrazione. Prima di tutto va divisa in quote di pari importo da scaricare con la dichiarazione dei redditi, quindi tramite modelli Unico o 730, fino ad un numero massimo di dieci quote corrispondenti quindi ad altrettante dichiarazioni. Siate attenti e verificate che la quota da scaricare non ecceda l’importo dovuto per IRPEF o IRES, in questo caso, infatti, l’eccedenza non potrà essere portata all’anno successivo né essere richiesta a titolo di rimborso.

Al fine di attuare la detrazione per Ecobonus, l’interessato è tenuto a presentare un corredo di documenti necessari tra cui:

  • La certificazione energetica dell’edificio a meno che l’intervento abbia riguardato l’installazione si pannelli solari, caldaie o pompe di calore o se l’intervento ha riguardato gli infissi sul singolo alloggio;
  • Scheda informativa degli interventi realizzati;
  • Attestato di corrispondenza dell’intervento ai requisiti legali per l’installazione di finestre, infissi e per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale;

Con riguardo agli ultimi due punti, si evidenzia la necessità di che siano spediti entrambi all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori, per via telematica. 

Inoltre, ai fini della fruizione della detrazione occorre che i pagamenti effettuati per gli interventi siano eseguiti secondo specifiche modalità nel caso l’intervento sia realizzato da privati. In questo caso, infatti, il pagamento deve essere fatto tramite bonifico bancario o postale, mentre non sussistono vincoli particolari per i pagamenti effettuati dalle imprese.

Inoltre, trattandosi di detrazioni fiscali e non essendo esenti da controlli, è necessario conservare alcuni documenti per evitare guai in caso di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Tra questi:

  • Certificazione del tecnico abilitato;
  • Dimostrazione dell’avvenuta trasmissione all’ENEA con relativa copia inviata;
  • Fatture e ricevute relative alle spese;
  • Per i soli privati, la ricevuta dei bonifici effettuati;
  • Per gli interventi sull’edificio condominiale, la copia della delibera dell’assemblea condominiale con relativa tabella di ripartizione delle spese;
  • Per gli interventi effettuati dagli affittuari, la dichiarazione di consenso da parte del proprietario;
  • Attestazione dell’esistenza dell’edificio oggetto di lavori.