Come estinguere anticipatamente un prestito

Talvolta può capitare che sopravvenga l’esigenza di estinguere anticipatamente un finanziamento in atto. Può essere che, per diverse cause, si disponga ora di liquidità aggiuntiva di cui non avevamo disponibilità precedentemente, oppure può anche essere che si decida di estinguere il finanziamento in corso per sostituirlo con un’offerta più vantaggiosa. Quale che sia il motivo che vi spinge a farlo, sappiate che è possibile ed è un vostro diritto, basta rispettare le condizioni pattuite e disporre della somma necessaria per restituire il debito residuo e l’eventuale penale.

Partiamo dal caso limite, ovvero quello in cui il debitore decida di recedere entro 14 giorni dalla stipula del contratto. In questa situazione il cliente può recedere senza addurre ragioni particolari e senza penale purché comunichi la decisioni tramite posta raccomandata. Lo stesso avrà poi trenta giorni di tempo per restituire le eventuali somme già erogate e gli interessi maturati nel frattempo.

Per quanto riguarda invece l’estinzione anticipata rispetto alla data di scadenza pattuita, è altresì possibile nelle modalità che vedremo di seguito e con il pagamento di una penale che, comunque, non potrà essere superiori all’1% della somma erogata. Nota bene, la presenza della penale viene meno nel caso in cui il debito residuo non superi i diecimila euro. Nel caso in cui il debito residuo superi i diecimila euro ma il tempo residuo è uguale o inferiore all’anno, invece, l’istituto di credito potrà chiedere una penale che può raggiungere, al massimo, lo 0,5% del capitale rimanente.

Qualora si decida, invece, di non estinguere il debito nella sua totalità ma solo in parte, si può procedere con l’estinzione parziale del debito. In questo caso vi si apriranno due possibilità: la prima, consiste nell’accorciare la durata del prestito, mantenendo inalterata la rata, la seconda consiste, viceversa, nel mantenere invariata la durata del prestito andando ad agire sull’importo delle rate. In ogni caso, il vostro piano di ammortamento verrà ridefinito e, al debito residuo verrà scalato il capitale che avete già rimborsato, pertanto l’ente creditizio non potrà più chiedere gli interessi su tale somma già versata.

Talvolta, è possibile che le banche e gli istituti di credito inseriscano un vincolo, solitamente di 18 mesi, prima dei quali la domanda di estinzione anticipata non è accettata. Questo dipende principalmente dal fatto che, per le banche e gli istituti di credito in generale, un finanziamento inferiore a tale durata perderebbe il requisito di “medio lungo termine”. Vincoli e clausole sono comunque inserite nel contratto che stipulate nel momento in cui decidete di sottoscrivere un prestito, vi consigliamo pertanto di leggerlo integralmente e minuziosamente per evitare di incappare in spiacevoli sorprese.

Concretamente, richiedere l’estinzione anticipata di un finanziamento non è difficile. Alcuni istituti richiedono un modulo scritto, inviabile tramite posta raccomandata o in formato elettronico per altri, invece, è sufficiente la dichiarazione verbale di intento. Ciò che però vi conviene valutare, prima di procedere con la pratica di estinzione, è valutare l’effettiva convenienza di questa operazione. Per farlo potete visionare il prospetto della situazione del vostro finanziamento che vi mostrerà la situazione attuale indicandovi l’ammontare delle quote capitale residue e degli interessi. In generale, si può dire che estinguere un finanziamento rappresenta una soluzione conveniente se ci si trova agli inizi dello stesso e la quota di interessi dovuti è elevata.